Giovedì 2 febbraio 2017, presentazione del libro fotografico di Augusto Mattioli

augustomattioliGiovedì 2 febbraio nell’accogliente salone del Circolo Il Leone, davanti ad una soddisfaciente cornice di pubblico attento e interessato, si è tenuta la presentazione del libro fotografico di Augusto Mattioli “Aspettando i barbari”.

Dopo un breve saluto a ospiti e partecipanti, la parola è subito passata a Gigi Lusini che prima ha, in modo simpatico e ironico, illustrato il lavoro di organizzazione ed anche di “restauro” fotografico operato sul ricco, ma non sempre perfettamente conservato, materiale che Augusto ha accumulato nel corso della sua ormai lunga carriera di fotografo/cronista e poi ha spiegato lo strano titolo del libro leggendo per intero la coinvolgentee sempre attuale, nonostante i suoi quasi cento anni di età, poesia di Constantin Kavafis che lo ha ispirato.

È stato poi lo stesso Augusto ad illustrare i contenuti e la filosofia del libro: una serie di ritratti, certo non costruiti e ossequiosi, di personaggi famosi che sono passati dalla nostra città “un’antologia di sguardi in camera, fuoricampo, divertiti, altezzosi, sornioni, ironici, arroganti, concentrati, stupiti”, come Alessandro Pagni li descrive nella sua introduzione al volume.

E mentre sul maxischermo scorrevano sia le immagini pubblicate nel libro sia altre del copioso archivio, Augusto ha narrato piacevoli episodi legati agli scatti effettuati che hanno, più di una volta, suscitato il sorriso dei presenti, sia che si trattasse del simpatico siparietto fra l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi e Annina del Montone o dell’invito, non richiesto e non sappiamo quanto gradito, ad avere maggior cura di sé ad un Marco Pannella che, evidentemente, il nostro vedeva un po’ troppo sciupato.

A conclusione poi, il nostro autore non ha potuto fare a meno di ribadire un concetto che ha voluto mettere in evidenza anche nella sua introduzione al volume e cioè che “Qualche barbaro è venuto da fuori. Qualcuno, purtroppo, era già tra noi” e dargli torto non è facile.

La serata si è infine conclusa con un piccolo rinfresco durante il quale si è continuato piacevolmente a rivangare episodi di un passato più o meno recente e a disquisire di fotografia analogica o digitale che fosse.

Una serata, anche se non starebbe a noi dirlo, che ci è sembrata positiva ed apprezzata da coloro che hanno gentilmente accolto l’invito a partecipare di Kamullia Onlus.