Sabato 25 gennaio 2020

sms04 Sabato 25 gennaio 2019 si è svolta la visita guidata al Complesso del Santa Maria della Scala, organizzata dalla Kamullia Onlus, alla presenza di circa 30 partecipanti, alla scoperta delle opere e luoghi meno conosciuti anche dai senesi dell’antico Ospedale.
La dott.ssa Carla Galardi che ci ha accompagnato in questo percorso, ha svelato attraverso una affascinante narrazione aneddotica la genesi dell’edificio, le funzioni socio assistenziali sanitarie svolte al suo interno anche grazie all’operosità delle confraternite attive ed i numerosi particolari dell’iconografia più significativa presente nelle varie sale.

La visita è iniziata dalla Cappella del Manto edificata nella seconda metà del Trecento per accogliere le reliquie acquistate a Venezia e poi trasferite nella Sagrestia Vecchia ed una descrizione dell’affresco del Beccafumi Incontro alla porta aurea per poi proseguire nello spazio più interessante e prezioso di tutto il complesso museale: Il Pellegrinaio. Gli affreschi custoditi in questa sala, molti dei quali attribuiti a Domenico di Bartolo, rappresentano un ciclo quattrocentesco di grande originalità e suggestione e sono una testimonianza iconografica sulla vita ospedaliera dell'epoca, con descrizioni dei costumi, degli oggetti e dei fondali architettonici dell’epoca.

Prima di scendere al piano inferiore il gruppo si è soffermato nella Sagrestia vecchia per ammirare le già citate preziose reliquie, il celebre affresco di Domenico di Bartolo raffigurante la Madonna della Misericordia, per poi fare un passaggio all’interno della Chiesa della Santissima Annunziata.

Il tour si è quindi diretto nella parte bassa del complesso attraversando il Fienile medievale, dove sono esposte le sculture originali della Fonte Gaia, l'oratorio della Compagnia di Santa Caterina della Notte, la sede storica della Società di Esecutori di Pie Disposizioni e i Magazzini della Corticella.

La visita si è conclusa al Museo archeologico nazionale, allestito nei locali sotterranei adibiti un tempo a depositi, magazzini e vani tecnici, con le collezioni archeologiche e i materiali provenienti dal territorio senese prevalentemente appartenenti alla civiltà etrusca, ordinate dal grande studioso senese Ranuccio Bianchi Bandinelli, passando anche per la strada coperta del Chiasso vecchio di Sant'Ansano che risale dal livello della piccola piazza della contrada della Selva.
Dopo essersi congedati dalla guida alcuni dei partecipanti hanno potuto apprezzare in autonomia le opere della mostra Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena, completando così un percorso di sicuro arricchimento culturale sulla storia della nostra città e non solo.