deposito tramvai elettrici La costruzione dell’edificio addossato alle mura cittadine all’interno di Porta Camollia, destinato in futuro ad ospitare il Mercato Rionale, risale al 1907. Fu realizzato su iniziativa della Società Imprese Elettriche Senesi (SIES) che di lì a breve si trasformerà in (SAFS), ovvero la Società Anonima Filovie Senesi proprietaria dei mezzi “tramvai elettrici”.

Siena fu una delle prime città a dotarsi di un sistema di tram elettrici denominati “trolley”, che costituirono il primo servizio pubblico di trasporti urbani senza cavalli. Tale società, una delle prime a costruire reti di trasporto in Italia, decise proprio in quell’anno di realizzare un deposito nell’attuale Piazza Chigi Saracini, iniziando quindi la sua attività il 24 marzo 1907. Purtroppo l’esperienza dei tram elettrici ebbe vita breve e quando nel 1920 la Società si sciolse, il fabbricato venne acquistato dal Comune che lo concesse per alcuni anni in affitto alla FIAT, trasformandolo nel “Garages Riuniti Fiat”.

Negli anni Trenta, sotto il governo del Podestà Fabio Bargagli Petrucci, tutta la città ebbe una spinta verso il rinnovamento e la modernità, concretizzando una serie di iniziative volte a migliorare il tenore di vita dei senesi.

La nuova mentalità diffusa a livello nazionale stava definendo politiche urbanistiche di risanamento e di sviluppo edilizio per la crescita della popolazione. Sono questi gli anni in cui venne alla luce anche l’esigenza della costruzione di mercati coperti per la vendita e la conservazione dei generi alimentari secondo norme igieniche regolate da direttive nazionali. Nel 1931 Siena era dotata di due mercati: uno di generi diversi che si teneva in Piazza del Campo, l’altro, il cosiddetto “mercato annonario” di soli generi alimentari, era adiacente al Palazzo Pubblico nello spazio denominato “Tartarugone”.

I mercati esistenti erano però molto distanti dal Terzo di Camollia, per cui l’Amministrazione Podestarile, nell’ottica di fornire servizi anche alle zone periferiche, decise di realizzare un nuovo mercato in questa zona della città sempre più popolosa e sottoposta, attraverso il Piano Regolatore del 1932, ad ampliamento grazie alla costruzione dei nuovi insediamenti abitativi quali quelli delle zone di Pescaia, via Fiorentina e San Prospero.

Il luogo prescelto per questo progetto fu il fabbricato ex Garage Fiat, presto ristrutturato per renderlo idoneo alle nuove esigenze commerciali.


Presso l’Archivio Storico del Comune di Siena si conserva la Relazione dell’Ingegnere Capo del Comune Alessandro Curti sul “Nuovo Mercato rionale a Porta Camollia”, datata 20 ottobre 1931. Dalla descrizione si evince che la superficie a disposizione per le attività commerciali era costituita da un unico salone di 250 mq, con annessi altri due locali di 30 mq ciascuno. Lo spazio disponibile venne suddiviso in “26 posteggi” nei quali trovarono collocazione le diverse attività.

Tale costruzione, sull’esempio di altri edifici del genere di altre città italiane, venne progettato come uno spazio salubre, ben areato ed illuminato, nonché dotato di magazzini e frigoriferi, divenendo ben presto il punto di riferimento di una notevole fetta di popolazione.

Il 22 dicembre 1932 il Mercato Rionale, ben presto ribattezzato “mercatino”, iniziò la sua attività e per oltre cinquant’anni rappresentò il luogo di lavoro per eccellenza della zona di Camollia. Il mercatino ha svolto la sua attività fino alla fine degli anni ottanta quando super ed ipermercati ne decretarono la cessazione.

Nel corso della Seconda Guerra mondiale la zona fu oggetto di bombardamenti da parte delle truppe alleate ed i locali del mercato rionale furono utilizzati per accogliere feriti e sistemare i cadaveri.

A partire dal 14 agosto 1992 il Mercatino rionale è stato concesso in gestione alla Contrada Sovrana dell’Istrice. Ancora oggi rappresenta un luogo fondamentale per lo svolgimento delle attività ricreative e culturali della Contrada Sovrana dell’Istrice.